Nel 1985 partecipa alla prima edizione del Premio Arte Mondadori e vince il secondo premio; nella giuria i nomi di Oreste Del
Buono, Giorgio Soavi, Enrico Baj che lo incoraggiano a continuare ad esplorare il figurativo attraversato dalla sua vena fantastica.
Nel 1988 con la prima versione di Giocavi nuovi giorni annunziando partecipa all´esposizione del XXII Prix international d`art contemporain de Monte Carlo e rappresenta l´Italia insieme ad altri sei artisti, tra i quali l´anacronista Bruno D´Arcevia. In questo periodo si sviluppa infatti l´anacronismo, e la critica ufficiale si riavvicina dopo anni alla pittura figurativa.
Negli anni 2000, ai quadri di immaginazione affianca anche la ritrattistica. Esegue numerosi ritratti, attività che continua
anche oggi, con la committenza calata nelle sue storie dipinte, protagonista di rappresentazioni surreali.
Il primo dipinto realizzato nel 2002 è una testimonianza del mai sopito interesse per Böcklin. Delizie del volo è il titolo di questo omaggio dove è lo stesso Böcklin che alla finestra, con un gesto da prestigiatore, libera due colombe.
Nel 2008, in occasione della collettiva romana Al seguito dell´immaginario: omaggio ad Arnold
Böcklin, conosce Hans Holenweg, massimo esperto del maestro svizzero che, nel 2009, in occasione della personale di Torino alla Galleria Davico, acquisterà la seconda versione de Le delizie del volo per esporla nell´archivio böckliniano, da lui creato e curato e ora custodito al Kunstmuseum di Basilea
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